Notizie sulla collezione

Notizie sulla collezione

Come molte altre Università italiane, l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia possiede una collezione di strumentazione scientifica storica che comprende molti pregevoli esemplari, testimoni della ricerca scientifica e della didattica condotte a Modena a partire dalla metà del

Gli studi fisici a Modena

Gli studi fisici a Modena

Sebbene una cattedra di Fisica facente parte di quelle di Filosofia fosse già presente nel diciassettesimo secolo, è nel diciottesimo secolo che gli studi e l’insegnamento di Fisica Sperimentale a Modena prendono corpo e portano alla costituzione del Gabinetto di

Una visione d’insieme

Una visione d’insieme

Sul territorio modenese, oltre agli esemplari facenti parte del patrimonio dell’Università, di cui fanno parte anche gli strumenti depositati presso l’Osservatorio Geofisico, sono presenti molti altri pregevoli strumenti scientifici storici che hanno riferimento diretto o indiretto con la ricerca scientifica

Gli strumenti delle origini (1760-1813)

Gli strumenti delle origini (1760-1813)

Gli strumenti a noi giunti e riferibili al periodo che va dalla nascita delle prime ricerche di fisica in seno alle realtà culturali del territorio modenese alla creazione e al consolidamento del Gabinetto di Fisica universitario trovano sovente riferimento nell’inventario

Gli strumenti della rinascita (1813-1870)

Gli strumenti della rinascita (1813-1870)

Gli studi scientifici presso l’Università modenese vivono in questo periodo un momento particolarmente fiorente grazie ai contributi di alcuni valenti scienziati che, recependo gli stimoli internazionali di scoperte scientifiche nuove nell’ambito dei fenomeni elettrici e magnetici, si attivano progettando esperimenti

Gli strumenti dell’epoca moderna (1870-1970)

Gli strumenti dell’epoca moderna (1870-1970)

Dopo la fine del Ducato Estense e l’annessione al Regno d’Italia inizia la diaspora della collezione universitaria storica. Nel 1889 il Direttore Chistoni dà avvio alla cessione di una parte degli strumenti al Museo Civico che oggi si possono ammirare