Categoria: Elettromagnetismo/elettrologia

Inventore/Costruttore: Stefano Marianini (inventore), presumibilmente Gabinetto di Fisica, R. Università di Modena (costruttore)

Cronologia: sec. XIX (1830-1850)

Materiali: legno, vetro, ottone, seta

Dimensioni: diametro 17 cm, profondità 5 cm

Inventario: n. 317 del catalogo 2018, n.452 del catalogo 2018 (accessorio)

Ricerca storica: Prof.ssa Sandra Morelli, Dipartimento di Scienze Fisiche, Informatiche e Matematiche

Restauro: effettuato dalla Associazione Amici del Corni di Modena presso il Dipartimento di Scienze Fisiche, Informatiche e Matematiche nel 2024

Strumento molto particolare dovuto all’ingegno del Prof. Stefano Marianini (Zeme,1790, Modena,1866), professore di Fisica Particolare ed Esperimentale della R. Università di Modena. L’oggetto ha tre possibilità di uso. Può essere utilizzato come galvanometro, indicato dallo stesso Marianini con il nome di “galvanometro moltiplicatore a filo incrocicchiato” e descritto come galvanometro “squisito” (sensibile) per la misura delle correnti continue in un circuito elettrico (vedi anche la scheda del Galvanometro Moltiplicatore a quattro fili incrocicchiati n. 447 del catalogo 2018). Altri usi sono come re-elettrometro per la misura di correnti elettriche “istantanee e non istantanee” e come magnetometro per la misura del campo magnetico dovuto ad un cilindretto di ferro dolce o altro metallo magnetizzato. Marianini, nelle sue memorie precisa:” Tale stromento s’appella re-elettrometro quando è adoperato per conoscere la qualità o la forza delle correnti elettriche, e magnetometro quando dalle sue indicazioni si desume la polarità, o la forza magnetica acquistata dal ferro sul quale opera la corrente elettrica”. Il funzionamento dello strumento si basa sull’azione esercitata da un campo magnetico su un ago calamitato. La differenza tra un uso e l’altro è nell’origine del campo magnetico: quando lo strumento è utilizzato come galvanometro esso è prodotto da un filo conduttore, avvolto in spire, percorso da corrente, mentre quando viene utilizzato come re-elettrometro o come magnetometro le deviazioni dell’ago sono prodotte da una elica di filo conduttore percorsa da corrente avvolta attorno ad un metallo, ad esempio ferro dolce.

In tutti i casi il campo magnetico devia l’ago dalla sua posizione di equilibrio. La misura è effettuata nel campo magnetico terrestre. Le unità di misura sono arbitrarie e corrispondenti all’angolo di deviazione dell’ago letto su una scala graduata a zero centrale che si estende da +90° a -90°. La caratteristica principale dello strumento come galvanometro consiste nel filo conduttore avvolto non in spire regolari come normalmente nei galvanometri, ma in modo da incrociarsi sopra e sotto l’ago. Lo strumento fu utilizzato nello studio degli elettromotori, delle correnti indotte e dei campi magnetici, nell’insegnamento dell’elettrodinamica, nello studio ed applicazione dei fenomeni elettrofisiologici.

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Galvanometro e Re-elettrometro