
Categoria: Meteorologia, igrometro
Inventore/Costruttore: don Angelo Bellani (costruttore)
Cronologia: sec. XIX, 1826
Materiali: legno, ottone, carta, vetro, mercurio
Dimensioni: Altezza 42 cm, diametro 12 cm
Inventario: n. 459 del catalogo 2018
Ricerca storica: Prof.ssa Sandra Morelli, Dipartimento di Scienze Fisiche, Informatiche e Matematiche, Università di Modena e Reggio Emilia
Restauro: Effettuato dalla Associazione Amici del Corni di Modena presso il Dipartimento di Scienze Fisiche, Informatiche e Matematiche nel 2024.
Questo strumento è un igrometro ad assorbimento di don Angelo Bellani, probabilmente un igrometro a corda. Non si conosce precisamente di quale materiale igroscopico facesse uso (corda organica o capello) che risulta purtroppo mancante. Porta la firma “AB 1826” scritta con inchiostro nero su carta. È composto superiormente da un termometro a mercurio (ora con capillare rotto) avente una scala, disegnata su carta, che si estende da 12 gradi sotto lo 0 a 34 gradi sopra lo 0 (ragionevolmente si tratta di °C). In corrispondenza del valore 10 sotto lo 0 si legge scritto in corsivo con inchiostro nero la parola “Freddissimo”. Altre scritte sono in corrispondenza del valore 0 “ghiaccio”, del valore 10 “Temperato”, del valore 20 “Caldo” e del valore 30 “Caldissimo”. Un telaio in legno sostiene il termometro ed anche, inferiormente, una scala igrometrica, circolare, graduata ed un indice in ottone. La scala circolare è su carta e porta, al centro, le seguenti scritte in corsivo “Igrometro” e “A. Bellani fecit in Milano”. È suddivisa in 100 parti con il valore 0 in alto e scorre in verso orario fino al valore 100. A particolari valori sulla scala sono associate parole esplicative delle caratteristiche ambientali associate, scritte in corsivo con inchiostro nero: al valore 0 corrisponde “Secco estremo”, al valore 25 “Secco”, al valore 50 “Adeguato”, al valore 75 “Umido” e al valore 100 “Umido massimo”. I valori e le parole associate indicano che la grandezza igrometrica che si voleva rappresentare sulla scala è quella che attualmente è indicata come umidità relativa, di norma espressa in percentuale.