
Categoria: Elettromagnetismo, elettrologia
Inventore/Costruttore: Johann Solomo Schweigger (inventore), sconosciuto (costruttore)
Cronologia: sec. XIX, (1825-1870?)
Materiali: legno, ottone, seta
Dimensioni: Altezza 14.5 cm, larghezza 22.5 cm, spessore 6 cm
Inventario: n. 1277 del catalogo 2018, n.217 nel registro inventariale (dei beni mobili esistenti al 31 dicembre 1870) del Gabinetto di Fisica della R. Università di Modena,1870
Ricerca storica: Prof.ssa Sandra Morelli, Università di Modena e Reggio Emilia
Restauro: Effettuato dalla Associazione Amici del Corni di Modena presso il Dipartimento di Scienze Fisiche, Informatiche e Matematiche nel 2024.
Questo strumento è un moltiplicatore o anche galvanometro moltiplicatore in quanto “moltiplica” (ossia aumenta) l’effetto che un filo percorso da corrente esercita sull’ago di una bussola secondo l’esperienza di Oersted, permettendo così di evidenziare la presenza di correnti anche molto deboli. In questo caso, infatti, il filo conduttore passa molte volte sopra e sotto l’ago magnetico formando una bobina con molte spire che, quando percorsa da corrente, aumenta l’ampiezza delle deviazioni dell’ago calamitato. Lo strumento è un precursore del galvanometro ad ago con bobina fissa e fu pensato nel 1820 da Johann Salomo Schweigger, poco tempo dopo l’esperienza di Oersted. È costituito da un telaio di legno, a sezione rettangolare, che presenta nello spessore una scanalatura entro la quale è avvolto un sottile filo conduttore, circondato di seta con funzione di isolante. Gli estremi sono collegati a due serrafili di ottone. Va usato verticale; una freccia incisa su entrambi i lati del telaio indica il verso dell’avvolgimento. Al centro del lato inferiore del telaio, interno alla bobina, è presente un perno molto sottile che reggeva l’ago magnetico, purtroppo andato perduto.