Si tratta di una sfera armillare copernicana in legno e carta colorata, sorretta da una base di legno con vernice nera, presumibilmente usata per scopi didattici. La sfera è composta da un’armilla su cui sono riportati i segni dello Zodiaco con l’illustrazione delle relative costellazioni unitamente ai nomi dei mesi dell’anno, da due cerchi fissi con le scritte “coluro dei solstizi” e “coluro degli equinozi”, dal Sole centrale, rappresentato da una sferetta dorata, attorniato dalle armille di Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove e Saturno. Attorno alla Terra ruota una piccola Luna (Fig.1 e Fig.2). I colori predominanti sono il verde, il rosso ed il bianco. Sulle armille relative ai pianeti sono scritti i loro nomi, la distanza dal Sole (in semidiametri terrestri), l’inclinazione dell’orbita sul piano dell’eclittica e il periodo di rivoluzione. Manca il pianeta Nettuno scoperto nel 1846 da Johann Gottfried Galle e da Heinrich Louis d’Arrest, successivamente alla costruzione della sfera.

Fig. 1
Fig. 2

Sul cerchio del Coluro degli Equinozi sono riportate le date della scoperta e gli autori di altri cinque corpi  del Sistema Solare: Urano (Herchel, 31 marzo 1781), Cerere (Piazzi, 1 gennaio 1801), Pallade (Olbers, 28 marzo 1802), Vesta (Olbers, 29 marzo 1807), Giunone (Harding, 1 settembre 1804).

Sul coluro degli equinozi, all’attaccatura del piedistallo, si legge la seguente scritta con caratteri corsivi:

In Milano presso Ferd. Artaria di contro al Regio Teatro alla Scala.

La descrizione manoscritta dell’oggetto nel registro inventariale del Gabinetto di Fisica si conclude con le parole: Questa macchina è stata spedita dalla Direzione l’anno 1813.

La sfera armillare è integra.

Ferdinando Artaria

L’editore Ferdinando Artaria (1781, 1842) appartiene ad una famiglia della Brianza che per circa trecento anni si è dedicata alla editoria sia in Austria che in Italia. È considerato il fondatore della casa editrice milanese all’inizio dell’800. Nel 1805 ottiene la licenza per aprire un negozio per la vendita di spartiti musicali, stampe, carte geografiche. Collabora con Giuseppe de Werz, che è tra i primi ad importare in Italia il sistema grafico della litografia chiamata all’epoca “poliautografia” ottenuta con matrici in pietra su cui disegnare direttamente. Nel 1828 il fondatore della ditta cede l’azienda ai due figli maggiori, riservandosi il commercio di minore importanza della musica manoscritta, ma rientrando, nel 1837, nella ditta che assume, pertanto, la ragione di “Ferdinando Artaria e Figlio”. Successivamente l’attività rimane attiva fino al 1921 ad opera dei discendenti. Come rivenditrice di carte, la casa ebbe, tra l’altro, la rappresentanza dell’Istituto geografico militare di Vienna, e più tardi di quello italiano di Firenze.

Coluro

Ciascuno dei due principali meridiani della sfera celeste che passano rispettivamente per i punti equinoziali e per i punti solstiziali, perpendicolari all’equatore celeste.

Sfera armillare copernicana

La sfera armillare copernicana è uno strumento astronomico che rappresenta il sistema solare secondo il modello copernicano, ossia con il Sole al centro, i pianeti che gli girano attorno e la Luna che ruota intorno alla Terra.

Autore: Prof.ssa Sandra Morelli, Dipartimento di Scienze Fisiche, Informatiche e Matematiche

… Sfera armillare