
Categoria: Termologia, calore
Inventore/Costruttore: Benjamin Thompson, conte di Rumford (inventore), Louis-Joseph e Pierre-Francois Dumotiez, Parigi (costruttori)
Cronologia: sec. XIX, 1800- ca 1815
Materiali: legno, vetro
Dimensioni: Altezza 44 cm, lunghezza 44 cm, diametro 15 cm
Inventario: n. 8021 del catalogo 2018, Classe VII “Calorico” n.71 nel registro inventariale del R. Gabinetto di Fisica, 1813 (convenzionalmente)
Ricerca storica: Prof.ssa Sandra Morelli, Università di Modena e Reggio Emilia
Restauro: Effettuato dalla Associazione Amici del Corni di Modena presso il Dipartimento di Scienze Fisiche, Informatiche e Matematiche nel 2024.
È formato da un piccolo tubo di vetro comprendente una parte orizzontale e due braccia piegate a 90° che terminano in due ampolle sferiche, una con residue tracce di doratura e l’altra annerita, comunicanti con il tubo e ripiene d’aria. Nel tubo, che è sigillato, è inserita una piccola quantità di liquido colorato che serve da indice. Tutto l’apparato in vetro è fissato su una tavoletta di legno, sopra la quale è segnata la scala del “movimento termoscopico”, sostenuta in posizione verticale da un fulcro anch’esso di legno tornito a candeliere. La scala è a zero centrale e si estende fino al valore 7 in unità arbitrarie. Sopra di essa si legge con lettere corsive nere “Thermoscope … Rumford” e sotto di essa “Par Dumotiez rue du Jardinet n°.2 A Paris”.
Il termoscopio è uno strumento realizzato per evidenziare una differenza di temperatura; era utilizzato per lo studio della radiazione termica. In questo caso si tratta del termoscopio ideato da Benjamin Thompson, conte di Rumford (1753,1814) agli inizi dell’800 e costruito dai fratelli Louis-Joseph e Pierre-Francois Dumotiez a Parigi, come si legge sullo strumento stesso. Lo strumento è descritto dettagliatamente nel registro inventariale del R. Gabinetto di Fisica che si ritiene risalente al 1813 o ad un anno di poco successivo (non è ancora stata ritrovata una informazione certa sulla data di stesura).
Riscaldando una ampolla (di norma quella annerita), l’aria in essa contenuta si dilata e spinge la goccia di liquido verso l’ampolla più fredda. Un piccolo tubetto di vetro, unito ad una delle estremità del tubo orizzontale, serve per raccogliere il liquido colorato, permettendo così all’inizio della misura di regolare la quantità di aria contenuta nelle ampolle.